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URSINI SU CENTRO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO
“Che fine ha fatto l’apertura del Centro Diagnostico Terapeutico che doveva essere già attivato presso la Casa Circondariale “Ugo Caridi” di Catanzaro”? È una domanda che ormai si pongono in tanti, noi compresi, visto che i termini per il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari sono abbondantemente scaduti”.
Lo sostiene Vincenzo Ursini, presidente dell’Accademia dei Bronzi.
“Il completamento del processo di superamento degli ospedali giudiziari, infatti, già previsto dall'allegato “c” del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 1° aprile 2008, e dai conseguenti accordi sanciti dalla Conferenza unificata, - continua Ursini - era stato fissato al 1° febbraio 2013. Tale termine, per ovvie ragioni organizzative, era poi slittato di anno in anno. Nel luglio 2013 è stato quindi sottoscritto un apposito protocollo d’intesa tra il Ministero della Giustizia e la Regione Calabria con il quale sono state definite le modalità di apertura del Centro Diagnostico Terapeutico. Nello specifico è stata prevista l’attivazione di una sezione destinata alla tutela intramuraria della salute mentale ed una sezione per la riabilitazione motoria dei disabili fisici”.
Al fine di rispettare i tempi ristretti imposti da protocollo Ministero-Regione, l’Asp di Catanzaro, da quanto ci risulta, ha posto in essere tutti gli interventi necessari, quali la messa in sicurezza dei locali, l’implementazione tecnologica delle attrezzature, il rinnovo degli arredi, spendendo centinaia di migliaia di euro, attinti sempre da fondi ministeriali finalizzati.
Ad oggi, però, tutto tace e non ci sembra ci siano soluzioni immediate, visto che per aprire il Centro bisogna attivare le relative procedure concorsuali per l’assunzione di figure professionali specifiche, (psichiatri, infermieri, terapisti) il cui organico è già stato inviato dalla Regione Calabria al competente Ministero.
Com’è noto, ai fini del reclutamento del personale necessario alla sezione psichiatria non c’è alcun bisogno di autorizzazioni regionali (Commissario straordinario per il Piano di rientro, intendiamo). I concorsi possono essere espletati immediatamente senza alcuna autorizzazione da parte di Scura.
Per la realizzazione di quanto previsto dal comma 5 della legge 17 febbraio 2012, n. 9, in deroga alle disposizioni vigenti relative al contenimento della spesa di personale, le regioni e le province autonome, “comprese anche quelle che hanno sottoscritto i piani di rientro dai disavanzi sanitari, previa valutazione e autorizzazione del Ministro della salute assunta di concerto con il Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione e del Ministro dell'economia e delle finanze, possono - infatti - assumere personale qualificato da dedicare anche ai percorsi terapeutico riabilitativi finalizzati al recupero e reinserimento sociale dei pazienti internati provenienti dagli ospedali psichiatrici giudiziari”.
“Ecco perché chiediamo che la Regione Calabria, Dipartimento Sanità, si faccia promotrice di un urgente intervento presso gli organismi governativi al fine di ottenere il necessario nulla-osta”.
“Tra l’altro, il Governo, su questo argomento, nell'ipotesi di mancato rispetto, da parte delle regioni del termine imposto, ha previsto di provvedere all’apertura dei Centri in via sostitutiva. In Calabria siamo pronti; manca solo l’ok del Ministero. Non vorremmo - conclude Vincenzo Ursini - che ciò sia dovuto ad uno dei tanti fondi stanziati dal governo e poi stornati per finanziare altri progetti”.