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UMG / OSTEOPOROSI, APPROPRIATEZZA FARMACI
Appropriatezza prescrittiva dei farmaci nel trattamento dell’osteoporosi: è stato questo il tema di un interessante convegno, tenutosi ieri al Campus di Germaneto, promosso da Giovambattista De Sarro, Professore Ordinario di Farmacologia e presidente regionale SITD, con il patrocinio dell’Università Magna Graecia e dell’Azienda Ospedaliera “Mater Domini”; un nuovo appuntamento tematico, quindi, sulla scia di quelli organizzati da De Sarro lo scorso anno accademico, molto seguiti da centinaia di medici e studenti.
Durante il simposio sono state approfondite le terapie farmacologiche e chirurgiche d’uso comune e non, ma soprattutto l’appropriatezza prescrittiva delle stesse.
Moderato da Giovambattista De Sarro e Maurizio Iocco, l’incontro è stato aperto, dal punto di vista scientifico, dal professor Francesco Perticone (Unità Operativa di Malattie Cardiovascolari Geriatriche del Policlinico Mater Domini) che si è soffermato sull’importanza dei processi infiammatori, valutati nella loro completezza, nonché come sviluppo e concausa dell’osteoporosi.
A seguire, il professor Giorgio Gasparini (Direttore della Cattedra di Ortopedia e Traumatologia e della relativa Scuola di Specializzazione) ha messo chiarito alcuni aspetti sull’osteoporosi nelle donne che in media si ammalano 4 volte in più rispetto agli uomini. A tal proposito ha illustrato uno studio prospettico-osservazionale, portato avanti dal suo staff, sulle fratture dell’estremo prossimale del femore condotto sul territorio calabrese. I dati ottenuti hanno mostrato una grande discrepanza fra i dati ufficiali e quelli reali, nettamente più elevati, del problema nel nostro territorio.
Successivamente il professor Maurizio Rossini (Dirigente medico Direttore Unità Operativa complessa di Reumatologia del Dipartimento di Scienze Biomediche e Chirurgiche Azienda Ospedaliera di Verona) ha illustrato all’attenta platea la differenza tra osteoporosi primaria e secondaria e ha quindi spinto in primis sull’appropriatezza diagnostica della malattia.
Riprendendo il discorso di Gasparini, la dottoressa Roberta Malaguarnera (Dipartimento di Scienze della Salute, Endocrinologia) si è soffermata sull’utilità del trattamento estrogenico sostitutivo nelle donne in età pre-menopausale. La relatrice ha sottolineato come l’inizio della terapia ormonale sostitutiva (TOS) riduce il rischio di insorgenza della malattia.
A seguire, il dottor Gaetano Topa (Primario dell’U.O di Ortopedia e Traumatologia dell’Azienda Ospedaliera Bianchi Melacrino Morelli) ha basato la sua lezione sugli aspetti medico-chirurgici della malattia quando essa si manifesta con fratture vertebrali e sull’appropriatezza dell’eventuale metodica chirurgica utilizzabile.
Ad approfondire l’aspetto medico-internista, è stato poi il dottor Luigi Anastasio (Direttore Unità Operativa Medicina Interna dell’ ASP di Vibo Valentia). “Il medico di medicina interna, più di altri, - ha sostenuto - si trova a contatto con pazienti che presentano molte patologie concomitanti, come la BPCO, il diabete, le malattie cardiovascolari; malattie che sotto alcuni aspetti possono avere radici comuni”.
Dopo Anastasio, Maurizio Iocco (Direttore della Scuola di Specializzazione di Medicina Fisica e Riabilitativa, Professore Straordinario di Medicina Fisica e Riabilitativa) ha parlato del ruolo del fisiatra e del rapporto che egli deve avere con il paziente affetto da osteoporosi. “Sicuramente – ha detto - l’intervento del fisiatra è fondamentale per un miglioramento dei sintomi, per evitare le cadute e il deterioramento delle fasce muscolari che sostengono lo scheletro”.
I farmaci di recente o di prossima introduzione, paragonati da tutti i punti di vista a quelli più vecchi e meglio conosciuti, sono stati invece oggetto dell’intervento di Luca Gallelli (Professore associato e ricercatore in Farmacologia), In particolare Gallelli ha sottolineato come sia importante la sorveglianza di questi farmaci, ma soprattutto il fatto che nessun farmaco può essere definito totalmente sicuro.
Hanno quindi relazionato: Olimpio Galasso (Ricercatore di Malattie dell’apparato Locomotore), che si è soffermato sulle nuove prospettive terapeutiche e chirurgiche delle fratture dell’estremo prossimale dell’omero, e Pietro Gareri (Docente a contratto della Scuola di Specializzazione in Farmacologia) che ha parlato degli alimenti e integratori che possono ritardare l’inizio della malattia.
Infine, la dottoressa Angela Vatrano (dell’U.O. di Oncologia Medica dell’Azienda Ospedaliera Pugliese Ciaccio) ha relazionato sugli aspetti oncologici della patologia.